Raffaele Nigro, “Espressione di una tradizione”, RAI3 PUGLIA, Marzo 1995
Si è allontanato da molti anni dal Salento per stabilirsi a Bernalda, ma i colori accesi e la luce violenta di cui si vestono i mari e le terre della Puglia meridionale non si cancellano dalla sua memoria e dalla sua tavolozza.
Stiamo parlando di Salvatore Sebaste, in mostra a Lecce, fino a metà marzo, presso il Centro Studi Telamone.
Una pittura automatica, che non nasce come appendice della transavanguardia, ma come espressione di una tradizione artigianale cara al mondo dei cartapestai leccesi: vernici pastose e colori materici per dare corpo a sculture di cartapesta e a pannelli di feroce impatto espressionistico. La vividità dei colori calcinosi, le sciabolate di sole e i tuffi nel vortice dello Jonio e dell'Adriatico vengono, però, offesi in queste ultime opere di Sebaste, da pennellate d'inchiostro o di vernice nera. È un gesto adirato e improvviso, forse la testimonianza civile per una cronaca cruenta in un abbandono sociale che sporcano la quotidianità, sporcano i colori, la luce: un invito o un richiamo perché‚ nessuno può più starsene a guardare.
“(...) Una pittura automatica che non nasce come estrema appendice della transavanguardia, ma come espressione di una tradizione artigianale cara al mondo dei cartapestai leccesi: vernici pastose e colori materici per dare corpo a sculture di cartapesta e a pannelli di feroce impatto espressionistico”.
Da "TGR Puglia”. - Servizio di Raffaele Nigro - 1995